giovedì 19 febbraio 2015

GENITORI E INSEGNANTI


 
Il problema più grave dell’educazione pubblica non sono gli studenti delle elementari, delle medie o delle superiori ma i genitori e gli insegnanti.
Se i genitori e gli insegnanti non conoscono se stessi, se non sono capaci di comprendere i bambini, se non sanno comprendere a fondo la loro relazione con queste creature che cominciano a vivere, se si preoccupano solamente di coltivare l’intelletto di coloro che educano, come si potrà creare un nuovo tipo di educazione?
I bambini, gli alunni, vanno a scuola a ricevere orientamento cosciente, ma se i maestri e le maestre sono di mentalità ristretta, conservatori, reazionari, retrogradi, sarà così anche lo studente.
Gli educatori devono rieducarsi, conoscere se stessi, rivedere tutte le loro conoscenze, comprendere che stiamo entrando in una nuova era. Se gli educatori si trasformano, si trasformerà anche l’educazione pubblica.
Educare un educatore è la cosa più difficile, perché tutti coloro che hanno letto molto, che hanno dei titoli, tutti quelli che devono insegnare e che lavorano come insegnanti ormai sono come sono, la loro mente è imbottigliata in cinquantamila teorie che hanno studiato e non cambierà nemmeno a cannonate.
Gli insegnanti dovrebbero insegnare come pensare, ma sfortunatamente si preoccupano solo di insegnare a cosa si deve pensare. Genitori ed insegnanti vivono pieni di terribili preoccupazioni economiche, sociali e sentimentali.
Genitori e figli sono occupati soprattutto nei loro conflitti e pene personali, non sono veramente interessati a studiare e a risolvere i problemi che coinvolgono i ragazzi della nuova generazione.
Esiste una tremenda degenerazione mentale, morale e sociale, ma i genitori e gli insegnanti sono pieni di ansietà e preoccupazioni personali e hanno tempo solo per pensare all’aspetto economico dei loro figli, per dargli una professione perché non muoiano di fame e questo è tutto.
Contrariamente alla credenza generale, la maggior parte dei genitori non ama veramente i propri figli. Se li amassero, lotterebbero per il benessere comune, si preoccuperebbero dei problemi dell’educazione pubblica con il proposito di raggiungere un vero cambiamento.
Se i genitori amassero veramente i loro figli non ci sarebbero guerre, non anteporrebbero la loro famiglia e la loro nazione al resto del mondo, perché questo origina problemi, guerre, divisioni pregiudizievoli ed un ambiente infernale per i loro figli.
Le persone studiano, si preparano ad essere medici, ingegneri, avvocati, ma non si preparano per il compito più grave e difficile che è quello di essere genitori.
Questo egoismo di famiglia, questa mancanza di amore verso i nostri simili, questa politica di isolamento familiare, è assurda al cento per cento perché si trasforma in un fattore di deterioramento e di costante degenerazione sociale. Il progresso e la vera rivoluzione sono possibili solo abbattendo queste famose muraglie cinesi che ci tengono separati e che ci isolano dal resto del mondo.
Siamo tutti una sola famiglia ed è assurdo torturarci gli uni con gli altri e considerare famiglia solo quei pochi che ci vivono accanto.
L’esclusivismo egoista di famiglia impedisce il progresso sociale, divide gli esseri umani, crea guerre, caste privilegiate, problemi economici e così via.
Quando i genitori ameranno davvero i loro figli, si ridurranno in polvere le pareti, le barriere dell’isolamento e così la famiglia cesserà di essere un circolo egoista ed assurdo.
Quando cadono i muri egoisti della famiglia, nasce la fraterna comunione con tutti gli altri genitori, con gli insegnanti e con tutta la società. Il risultato della vera fratellanza è la vera trasformazione sociale, l’autentica rivoluzione del ramo educativo per un mondo migliore.
L’educatore deve essere più cosciente, deve riunire i genitori, i consigli di genitori e parlargli chiaro. È necessario che i genitori comprendano che il compito dell’educazione pubblica si realizza sulla base ferma della mutua cooperazione fra genitori ed insegnanti.
È necessario dire ai genitori che l’educazione fondamentale è necessaria per crescere le nuove generazioni.
È indispensabile dire ai genitori che la formazione intellettuale è necessaria ma che non è tutto, è necessario qualcosa di più, è necessario insegnare ai ragazzini a conoscere se stessi, a conoscere i propri errori ed i propri difetti psicologici. Bisogna dire ai genitori che i figli si devono generare per amore e non per passione animale.
È crudele e spietato proiettare i nostri desideri animali, le nostre violente passioni sessuali, i nostri morbosi sentimentalismi e le nostre emozioni bestiali nei nostri discendenti. I figli e le figlie sono le nostre proprie proiezioni ed è criminale infettare il mondo con proiezioni bestiali. Gli insegnanti devono riunire i genitori durante i consigli di classe e d’istituto con il sano proposito di insegnargli il cammino della responsabilità morale verso i loro figli, verso la società e verso il mondo.
Gli educatori hanno il dovere di rieducarsi e orientare i padri e le madri di famiglia. Dobbiamo amare veramente per trasformare il mondo. Dobbiamo unirci per innalzare dentro noi stessi il tempio meraviglioso della nuova era che in questi momenti sta iniziando fra l’augusto troneggiare del pensiero.
Samael Aun Weor, Educazione fondamentale

Nessun commento:

Posta un commento