mercoledì 2 luglio 2025

Solo la Gnosi può salvare il "mondo"!

 

Perché solo la Gnosi può salvare il mondo?

Perché la Gnosi è una saggezza intuitiva che proviene dal tuo intimo: per questo è salvifica, perché cambia il tuo modo di pensare, sentire e agire.
Lo fa trasformando la consapevolezza che hai di te stesso e del mondo che ti circonda, mutando il piombo delle tue pulsioni egoiche nell’oro dell’amore vero, quello che si dona disinteressatamente.

Allora l’orgoglio — quel desiderio di affermarsi, di essere riconosciuti, di sentirsi importanti — si trasforma in autentica umiltà; la rabbia diventa serenità; la paura si trasforma in consapevolezza della presenza divina, in forza interiore, e così via.

La Gnosi non è un credo settario, né un dogma o una fuga dalla realtà. Non si tratta di credere in qualcosa, né si apprende dai libri, e nessuno può rivelartela: provenendo da dentro, è un vissuto interiore che si conosce per esperienza diretta e che conduce inevitabilmente al vero benessere interiore.
È un cammino di coscienza, sacrificio e amore vissuto con radicale sincerità.
Per questo è l’antidoto, la panacea a tutti i problemi, ai conflitti, ai pregiudizi, alle ostilità e alle diffidenze che caratterizzano la società odierna, costruita su una mentalità puramente agnostica.

O sei gnostico, oppure agnostico. Non ci sono vie di mezzo.

Agnostico è, per definizione, colui che non ascolta il proprio Intimo, che non ha intrapreso un autentico cammino di auto-conoscenza e che quindi non può realmente conoscere se stesso, anche se spesso coltiva l’illusione di farlo.

L’agnosticismo si ritrova anche nelle religioni dogmatiche, che — ignorando i principi eterni e gli strumenti reali per la trasformazione dell’individuo — hanno smarrito il loro vero scopo: elevare l’uomo dallo stato animale a quello divino.
Sono diventate strumenti di indottrinamento e consolidamento del potere economico, politico e sociale.
Quasi tutte le grandi religioni, nel tempo, sono state strumentalizzate: hanno promosso una mentalità materialista e fondamentalmente atea, anche se travestita da falsa spiritualità.

Diciamo “atea” perché il Dio che spesso viene venerato è un Dio falso, inventato, comodo — a tratti capriccioso, incoerente e vendicativo — che non ha nulla a che vedere con la realtà divina autentica.
Questo ha generato — e continua a generare — grande confusione nei fedeli, che si auto-ingannano adottando una spiritualità utilitaristica, finalizzata al mantenimento della propria condizione egoica e della propria sopravvivenza, sempre condizionati da paure e attaccamenti, e senza reali cambiamenti interiori profondi.

Così si fanno donazioni detraibili, magari pubblicizzandole per vanità o addirittura per creare rapporti di dipendenza; oppure si offrono oggetti solo quando non servono più — oggetti che altrimenti si butterebbero — o si fanno offerte in punto di morte, quando quei beni non sono più utili, magari per “guadagnarsi un posto in paradiso”.
Ma facendo un sincero esame di coscienza, possiamo riconoscere che molte azioni che consideriamo “spirituali” sono in realtà motivate da tornaconto personale, e raramente da un altruismo autentico, che nasce da una profonda consapevolezza di essere parte dell’Assoluto, e dunque della stessa essenza degli altri.

L’agnosticismo è mancanza di conoscenza di sé.
E senza questa conoscenza costruiamo opinioni false su noi stessi e sul mondo, rendendo impossibile un vero cambiamento.
Possiamo al massimo migliorare in apparenza qualche tratto del nostro carattere, sempre per un tornaconto personale, ma non di più: non essendoci un lavoro profondo di auto-conoscenza, l’ira rimane, anche se mascherata da falsa pazienza; il disprezzo resta, anche se controllato esteriormente; così come l’avidità, l’invidia e tutti quegli attaccamenti che impediscono all’essere umano una vera elevazione dello spirito.

Ecco perché crediamo che il male sia sempre all’esterno: ci sentiamo vittime di qualcuno o di qualcosa, sfortunati, mai responsabili delle storture della società consumistica e materialista in cui viviamo.
Nel frattempo i rapporti umani si deteriorano sempre più; cresce la diffidenza e l’indifferenza verso i nostri simili, ma ci riteniamo persone sensibili ed evolute, riversando il nostro presunto amore sugli animali, sull’ambiente, limitandoci magari a riempire i social di “like” e commenti pietistici, senza accorgerci del rancore e del disprezzo che serbiamo dentro.
Desideriamo la pace, criticando i guerrafondai, ma non la coltiviamo dentro di noi —  e quindi non potremo mai ottenerla all’esterno, dimostrando la stessa mancanza di empatia dei nostri governanti,  verso il vicino di casa, il parente e l’amico in difficoltà, voltandoci dall’altra parte.

L’agnostico si domanda se il paradiso o l’inferno esistano, dimostrando così di non auto-osservarsi: paradiso e inferno sono infatti stati interiori osservabili, presenti dentro ciascuno di noi.
Solo attraverso un serio lavoro di auto-purificazione possiamo incamminarci verso un’autentica salvezza come anime.

Ora comprendiamo perché solo la Gnosi può salvarci e salvare il mondo? Comprendiamo davvero cos’è la Gnosi? E che gnostici sono stati tutti i santi e i mistici che hanno forgiato la propria anima sviluppando un amore divino e incondizionato verso tutti gli esseri?

Credete ancora che la Gnosi sia la “religione” dei poteri forti e dei grandi capitalisti che condizionano la vita di miliardi di persone, come si afferma in certi ambienti cattolici?
Se è così, allora forse non volete davvero capire — e va bene così.
Ognuno risponderà di sé stesso al momento opportuno.
E chi continuerà a coltivare il proprio ego senza freni, quando vedrà crollare il proprio mondo costruito su false certezze e valori illusori, forse allora — se non sarà troppo tardi — proverà a cambiare qualcosa nella propria vita.

Non importa da dove veniamo, quale sia la nostra religione o cultura: in ognuno di noi è nascosta una scintilla divina.
E se scegliamo, con coraggio, di iniziare questo viaggio verso la conoscenza interiore, possiamo davvero dare un senso nuovo alla nostra esistenza — e contribuire alla rinascita dell’umanità.

Per saperne di più: gnosigenova@gmail.com


venerdì 21 marzo 2025

CAINO CONTRO ABELE, UNA STORIA CHE SI RIPETE



"Abele era un mandriano, un pastore di pecore. Caino portò i frutti del suo campo, mentre Abele offrì un sacrificio tratto dai suoi agnelli. Dio guardò con favore le offerte di Abele, ma non gradì quelle di Caino. Il carnale Caino, allora, perseguitò suo fratello Abele.
Dio disse a Caino: «Dov’è Abele, tuo fratello?». Egli rispose: «Sono forse io il custode di mio fratello?».
Ma Dio replicò: «La voce del sangue di tuo fratello grida verso di me. Tu hai peccato con la tua bocca e la tua colpa si rivolgerà contro di te. Chiunque ucciderà Caino scatenerà una vendetta sette volte maggiore, e tu sospirerai e tremerai sulla terra»"
(Da La Natura degli Arconti, testo gnostico).
Caino e Abele rappresentano due aspetti della stessa psiche, presenti in ognuno di noi. Abele simboleggia la parte cosciente, che sacrifica gli “animali”, ossia l’ego, in favore dell’Essere. Per questo Dio gradisce i suoi sacrifici. Caino, invece, incarna la parte di noi che sceglie di soddisfare i propri desideri egoistici.
Nell’epoca attuale, la maggior parte delle persone perseguita o addirittura uccide il proprio Abele interiore, inseguendo le illusioni di felicità e piacere dell’io, ritrovandosi in un vicolo cieco fatto di sofferenza, solitudine, malessere, insofferenza e intolleranza.
L’unica soluzione sta in un lavoro di auto-conoscenza preciso e sistematico capace di “uccidere” Caino e far risorgere Abele.
Ma è un lavoro impossibile da fare da soli perché le difficoltà e le resistenze che emergono lungo il cammino sono molteplici. Per questo è nata l’Accademia Gnostica S.A.W.: per offrire strumenti e guida a chi desidera intraprendere questo percorso di trasformazione interiore.
I nostri corsi sono studiati per accompagnare, passo dopo passo, le persone in questo viaggio straordinario all’interno del proprio universo interiore. Un cammino di auto-conoscenza che porta alla riscoperta di Abele dentro di noi, alla connessione con l’Essere e alla liberazione dalle catene dell’ego.
Se senti che è giunto il momento di risvegliare la tua parte più autentica, noi siamo qui per guidarti.
gnosigenova@gmail.com

venerdì 14 febbraio 2025



#gnosi #gnosticismo #meditazione #genova #coscienza #risveglio #cristianesimoesoterico #buddhismoesoterico #samaelaunweor 


giovedì 7 novembre 2024



INTRODUZIONE ALLO SCIAMANESIMO GNOSTICO

 

Cos’è lo sciamanesimo gnostico?

Per rispondere a questa domanda è utile comprendere prima cosa significhi sciamanesimo.
Lo sciamanesimo è un insieme di conoscenze, credenze, pratiche religiose e tecniche magico-rituali, estatiche ed etnomediche riscontrabili in varie culture e tradizioni. La parola "sciamano" deriverebbe dalla radice tungusa ša, che significa “conoscere," proprio come gnosi, dal greco gnosis, ha il medesimo significato: “conoscenza”.

Lo sciamano è una persona che, attraverso pratiche e discipline, entra in contatto con la realtà soprasensibile e trascendente in uno stato di trance, ovvero di meditazione profonda, con l’obiettivo di ottenere un beneficio o una guarigione spirituale e fisica. Lo gnostico, come lo sciamano, è una figura che, risvegliando la propria coscienza, sperimenta la dimensione spirituale attraverso la meditazione, la preghiera, l’estasi, le esperienze oniriche, l’uso corretto delle energie vitali più sottili e un lavoro psicologico di purificazione dai propri aspetti egoici.

Ogni tradizione spirituale ha avuto, in origine, i propri “sciamani”, individui capaci di comunicare in modo etico e sano con il mondo dello spirito.

La Gnosi, come lo sciamanesimo, non è una religione intesa come un insieme di credenze dogmatiche alle quali bisogna assoggettarsi per diventare persone più mansuete e docili. Al contrario, la Gnosi è la saggezza profonda, presente nell’Essere di ognuno di noi, una saggezza istintiva, cristallina, pura ed eterna, non contaminata dai condizionamenti socio-culturali e moralistici del tempo. Lo gnostico non crede, ma fa esperienza diretta della realtà spirituale.

Possiamo quindi definire il nostro corso di Gnosi e autoconoscenza un percorso di tipo sciamanico, profondamente orientato alla completa auto-realizzazione dell’Essere. Chiunque voglia aprirsi a questa saggezza e verità interiore e desideri sperimentarla fin dal primo giorno, è benvenuto in questo straordinario viaggio interiore.



domenica 15 ottobre 2023

FINO A QUANDO QUESTE PAROLE RIMARRANNO INASCOLTATE?

 FINO A QUANDO QUESTE PAROLE RIMARRANNO INASCOLTATE?



È un fatto scientificamente dimostrato che lo gnosticismo è alla base di tutte le tradizioni spirituali del pianeta. Secondo la filosofia gnostica, siamo tutti coscienze, scintille divine, parte di Esseri individuali supercoscienti, distinti, ma, allo stesso tempo, facenti parte di un unico Essere cosmico e universale chiamato Assoluto o Padre Cosmico Comune.
L'unità rappresenta la vera essenza di una realtà che è solo apparentemente molteplice.
Sebbene ciascuno di noi sia un Essere divino, spesso non ne siamo consapevoli.
Lo scopo profondo dell'esistenza consisterebbe nel riacquisire la consapevolezza della nostra vera natura e della nostra realtà. Tutti i grandi maestri spirituali della storia ci hanno insegnato la via per ritornare al nostro Padre/Madre interiore, al nostro Essere.
Questo Essere, nel corso dei millenni, è stato chiamato con vari nomi come Cristo, Buddha, Krishna, Atman, eccetera. Il grande Maestro Gesù divenne consapevole del suo Cristo interiore, venendo così chiamato Gesù Cristo, mentre il Maestro Siddhārtha Gautama, dopo il suo risveglio, fu chiamato Buddha, e così via.
Questa realtà supercosciente e meravigliosa opera segretamente per risvegliare suo figlio, la coscienza, affinché, risvegliandolo, anche Lui possa perfezionarsi, godendo di maggiore libertà, felicità, eccetera.
E cosa accade quando il figlio non risveglia se stesso? Quando vive senza fare la volontà del padre/madre interiore che dimora segretamente in lui?
Accade che quell'anima o coscienza uccide o ferisce a morte il suo Cristo interiore; si comporta come un figlio ingrato che non onora il padre e la madre, e il suo destino sarà inevitabilmente segnato da questa follia.
Sì, perché uccidere il proprio Cristo interiore è pura follia.
Significa vivere senza punti di riferimento etici che ci guidano, significa vivere allo sbando e, prima o poi, finire in disgrazia.
Non percependo l'unità assoluta che ci caratterizza, ci sentiamo separati da tutto, minacciati, soli e in una perenne competizione con gli altri Esseri, sviluppando così una falsa identità chiamata ego.
L'ego, o diavolo, che etimologicamente significa colui che divide, non solo separa l'intera umanità, ma frammenta anche noi stessi, rendendoci contraddittori, incoerenti ed infelici. Questa divisione, inevitabilmente guidata dalla sua cecità inconscia, porta all'autodistruzione.
L'intera società è lo specchio di questa realtà interiore. Continuando a ferire e uccidere il nostro Cristo, Buddha, Atman interiore, causeremo un dolore che inevitabilmente si ripercuoterà nelle nostre vite, subendo in modo 'karmico' le sue conseguenze.
Ricordiamo l'insegnamento chiaramente gnostico di Gesù, quando ribadì il più grande comandamento in Lc 10,25-28: 'Un dottore della legge si alzò per metterlo alla prova: «Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?». Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?». Costui rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso». E Gesù: «Hai risposto bene; fa' questo e vivrai»
Riscoprendo l'Essere intimo, ossia noi stessi, ed entrando in contatto con Lui, riusciremo veramente ad amare il nostro prossimo senza ipocrisie.
Fino a quando le parole del maestro Gesù rimarranno inascoltate?