giovedì 7 novembre 2024



INTRODUZIONE ALLO SCIAMANESIMO GNOSTICO

 

Cos’è lo sciamanesimo gnostico?

Per rispondere a questa domanda è utile comprendere prima cosa significhi sciamanesimo.
Lo sciamanesimo è un insieme di conoscenze, credenze, pratiche religiose e tecniche magico-rituali, estatiche ed etnomediche riscontrabili in varie culture e tradizioni. La parola "sciamano" deriverebbe dalla radice tungusa ša, che significa “conoscere," proprio come gnosi, dal greco gnosis, ha il medesimo significato: “conoscenza”.

Lo sciamano è una persona che, attraverso pratiche e discipline, entra in contatto con la realtà soprasensibile e trascendente in uno stato di trance, ovvero di meditazione profonda, con l’obiettivo di ottenere un beneficio o una guarigione spirituale e fisica. Lo gnostico, come lo sciamano, è una figura che, risvegliando la propria coscienza, sperimenta la dimensione spirituale attraverso la meditazione, la preghiera, l’estasi, le esperienze oniriche, l’uso corretto delle energie vitali più sottili e un lavoro psicologico di purificazione dai propri aspetti egoici.

Ogni tradizione spirituale ha avuto, in origine, i propri “sciamani”, individui capaci di comunicare in modo etico e sano con il mondo dello spirito.

La Gnosi, come lo sciamanesimo, non è una religione intesa come un insieme di credenze dogmatiche alle quali bisogna assoggettarsi per diventare persone più mansuete e docili. Al contrario, la Gnosi è la saggezza profonda, presente nell’Essere di ognuno di noi, una saggezza istintiva, cristallina, pura ed eterna, non contaminata dai condizionamenti socio-culturali e moralistici del tempo. Lo gnostico non crede, ma fa esperienza diretta della realtà spirituale.

Possiamo quindi definire il nostro corso di Gnosi e autoconoscenza un percorso di tipo sciamanico, profondamente orientato alla completa auto-realizzazione dell’Essere. Chiunque voglia aprirsi a questa saggezza e verità interiore e desideri sperimentarla fin dal primo giorno, è benvenuto in questo straordinario viaggio interiore.



domenica 15 ottobre 2023

FINO A QUANDO QUESTE PAROLE RIMARRANNO INASCOLTATE?

 FINO A QUANDO QUESTE PAROLE RIMARRANNO INASCOLTATE?



È un fatto scientificamente dimostrato che lo gnosticismo è alla base di tutte le tradizioni spirituali del pianeta. Secondo la filosofia gnostica, siamo tutti coscienze, scintille divine, parte di Esseri individuali supercoscienti, distinti, ma, allo stesso tempo, facenti parte di un unico Essere cosmico e universale chiamato Assoluto o Padre Cosmico Comune.
L'unità rappresenta la vera essenza di una realtà che è solo apparentemente molteplice.
Sebbene ciascuno di noi sia un Essere divino, spesso non ne siamo consapevoli.
Lo scopo profondo dell'esistenza consisterebbe nel riacquisire la consapevolezza della nostra vera natura e della nostra realtà. Tutti i grandi maestri spirituali della storia ci hanno insegnato la via per ritornare al nostro Padre/Madre interiore, al nostro Essere.
Questo Essere, nel corso dei millenni, è stato chiamato con vari nomi come Cristo, Buddha, Krishna, Atman, eccetera. Il grande Maestro Gesù divenne consapevole del suo Cristo interiore, venendo così chiamato Gesù Cristo, mentre il Maestro Siddhārtha Gautama, dopo il suo risveglio, fu chiamato Buddha, e così via.
Questa realtà supercosciente e meravigliosa opera segretamente per risvegliare suo figlio, la coscienza, affinché, risvegliandolo, anche Lui possa perfezionarsi, godendo di maggiore libertà, felicità, eccetera.
E cosa accade quando il figlio non risveglia se stesso? Quando vive senza fare la volontà del padre/madre interiore che dimora segretamente in lui?
Accade che quell'anima o coscienza uccide o ferisce a morte il suo Cristo interiore; si comporta come un figlio ingrato che non onora il padre e la madre, e il suo destino sarà inevitabilmente segnato da questa follia.
Sì, perché uccidere il proprio Cristo interiore è pura follia.
Significa vivere senza punti di riferimento etici che ci guidano, significa vivere allo sbando e, prima o poi, finire in disgrazia.
Non percependo l'unità assoluta che ci caratterizza, ci sentiamo separati da tutto, minacciati, soli e in una perenne competizione con gli altri Esseri, sviluppando così una falsa identità chiamata ego.
L'ego, o diavolo, che etimologicamente significa colui che divide, non solo separa l'intera umanità, ma frammenta anche noi stessi, rendendoci contraddittori, incoerenti ed infelici. Questa divisione, inevitabilmente guidata dalla sua cecità inconscia, porta all'autodistruzione.
L'intera società è lo specchio di questa realtà interiore. Continuando a ferire e uccidere il nostro Cristo, Buddha, Atman interiore, causeremo un dolore che inevitabilmente si ripercuoterà nelle nostre vite, subendo in modo 'karmico' le sue conseguenze.
Ricordiamo l'insegnamento chiaramente gnostico di Gesù, quando ribadì il più grande comandamento in Lc 10,25-28: 'Un dottore della legge si alzò per metterlo alla prova: «Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?». Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?». Costui rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso». E Gesù: «Hai risposto bene; fa' questo e vivrai»
Riscoprendo l'Essere intimo, ossia noi stessi, ed entrando in contatto con Lui, riusciremo veramente ad amare il nostro prossimo senza ipocrisie.
Fino a quando le parole del maestro Gesù rimarranno inascoltate?



domenica 8 ottobre 2023

 UNA CORSA AD OSTACOLI

Cosa significa essere gnostico?

Lo gnostico è colui che cerca la verità, che si pone domande sulla propria esistenza e che solitamente nasce o si ritrova fin dai primi anni di vita con un senso di disagio e di inadeguatezza, sentendosi stretto nei panni del personaggio che interpreta all’interno di una società che lo vuole omologato a certi dettami imposti che non rispecchiano i suoi valori intimi.

Pertanto, sente di condurre una vita non sua, costretto ad aderire a schemi mentali, concetti, comportamenti, modi di pensare che gli risultano estranei alla sua natura interiore.

Da questo stato emotivo a tratti confusionario, nella "selva aspra e forte" della propria interiorità, egli avverte impellentemente la necessità di ritrovare la strada di casa, testando i diversi sentieri che intersecano il suo proprio cammino.

Ma molti sono chiamati e pochi gli eletti (Mt. 22,14); il cammino è come uno sport ad ostacoli, con tanti partecipanti, ma pochi taglieranno il traguardo. Molti cadranno durante il percorso, rimandando o addirittura precludendo la propria realizzazione.

Perché il cammino può essere paragonato ad una corsa ad ostacoli? La risposta risiede nel fatto che molti non riescono a superare le difficoltà. La prima sfida consiste nel trovare un insegnamento che fornisca gli strumenti necessari per completare il percorso. Successivamente, è essenziale accettare e mettere in pratica questi strumenti, anche se spesso non corrispondono alle nostre aspettative.

Non dimentichiamo le parole del grande Maestro e iniziato Gesù Cristo: "Chi vuol venire dietro a me, rinunzi a se stesso, prenda la croce e mi segua!".

Rinnegare significa forse morire nell'ego? Svuotarsi dei propri attaccamenti o desideri (kenosis), affinché la vera natura dell'Essere possa emergere spontaneamente? Richiama il concetto della Vacuità così caro ai buddhisti?

Ma perché il Cristo ci invita a negare noi stessi?

Perché non può esserci vero amore, che è sacrificio disinteressato, senza negare se stessi!

Il vero gnostico è pronto a negare la propria natura egoica, ad incrociare le due linee della vita per ristabilire l'armonia tra spirito e materia, e a seguire il proprio Cristo, Atman, Buddha Intimo, qualunque sia il prezzo. In questo cammino, riscopre la vera libertà autentica, liberandosi delle maschere e spezzando le catene dell'individualismo soggettivo.




sabato 7 ottobre 2023

 CORSO PRATICO DI ESOTERICO GNOSTICO


Se stai cercando un percorso illuminante sull'esoterismo, la tradizione ermetica e lo gnosticismo universale, l'Accademia Gnostica S.A.W. di Genova presenta un corso completo, esaustivo ed avanzato, sia dal punto di vista della teoria che della pratica.
Attenzione! In queste discipline è comune imbattersi in individui poco seri, improvvisati, pseudo maestri, i quali, anziché mettersi al servizio dell'umanità in maniera disinteressata, propongono una versione alterata della tradizione esoterica e spirituale filtrata dalla lente dell'ego, accogliendo le informazioni che gli sono congeniali e scartando quelle sgradite.
Evitiamo anche di menzionare i corsi dai costi proibitivi che promettono risultati in un solo fine settimana e con tecniche semplicistiche.
Riconoscere e scegliere con saggezza i propri punti di riferimento è fondamentale quando si esplorano queste vie. Noi, dell'Accademia Gnostica S.A.W. ci impegniamo a offrire una guida sincera ed autentica attraverso un percorso di studio serio, basato sulla tradizione gnostica, ermetica ed esoterica millenaria. La nostra missione è quella di preservare l'essenza pura di questi insegnamenti e di condividere questa conoscenza con chi è sinceramente interessato.
L'obiettivo unico della tradizione esoterica, ermetica, alchemica e gnostica è disintegrare gli aggregati psichici o aspetti egoici che abbiamo dentro, a vantaggio della nostra vera identità dell'Essere Intimo. Attraverso questo processo sperimentiamo stati di coscienza superiori aprendoci alle realtà trascendenti dello Spirito.
Lo gnosticismo autentico è innanzitutto pratico e non richiede aderenza a credenze specifiche, né si perde in intricate teorie mentali. Non impone precetti morali da seguire, ma apre la strada a un contatto diretto, profondo e gratificante con la realtà spirituale, con l'obiettivo di risvegliare la propria coscienza.
Ti invitiamo a esplorare il programma completo del nostro corso cliccando su questo link:
Il corso inizierà martedì 10 ottobre alle ore 20:00.
Affrettati! Prenotando ora, avrai l'opportunità di partecipare gratuitamente ai primi due incontri del corso. Questa è un'occasione unica per farti un'idea concreta e valutare se il percorso risponde alle tue necessità e interessi.
Non esitare a contattarci per ulteriori informazioni e per scoprire come potremmo accompagnarti nel tuo viaggio di scoperta e crescita spirituale.
Email: gnosigenova@gmail.com
Cell.: 3391839504
A presto.
Davide e Silvia

domenica 1 ottobre 2023

 Esiste l'Inferno? Un'Indagine sulla Realtà dietro al Mito


Che cos'è l'inferno? Esiste davvero? È un luogo dove vengono punite le anime? Dobbiamo essere buoni per evitarlo?

 

L'inferno è un concetto "ubiquitario", presente in molte tradizioni. Come tanti altri concetti della tradizione spirituale millenaria dei popoli antichi è spesso oggetto di scarsa comprensione e di scherno da parte dei cosiddetti “realisti”, i quali credono solo a ciò che possono percepire attraverso i loro sensi.

 

Come possiamo conoscere l'esistenza dell'inferno, evitando speculazioni filosofiche e senza perdersi nei labirinti della mente che non portano da nessuna parte, contribuendo solo ad alimentare confusione e dubbi?

Lo gnosticismo contemporaneo ci insegna che la semplice auto-osservazione del proprio “paese psicologico” toglierebbe ogni dubbio sull'esistenza o meno dell'inferno, così come del paradiso.

 

L'inferno veniva chiamato in vari modi nelle diverse tradizioni: gli antichi greci e romani lo chiamavano Ade o Averno, gli antichi egizi lo chiamavano Amenti, i norreni Hel, i cinesi Diyu, gli induisti e i buddhisti Naraka, ecc.

Tutte queste tradizioni concordano nel considerare l'inferno come un luogo situato al di sotto, sotterraneo e inferiore, come indicato dall'etimologia della parola inferno (Infernus = situato al di sotto). È un luogo oscuro in cui non si vede e non si percepisce nulla, come evidenziato nel termine Ade (A = privativo e ἰδ = vedere), dove le anime sono prigioniere (Diyu = prigione terrestre) e soffrono terribilmente (Tartaro = dal greco ταράσσω = sconvolgo, turbo, ecc.).

Se, praticamente, tutte le culture si sono espresse sull'esistenza dell'inferno, ci sarà un motivo.

Ma cerchiamo di superare l'allegoria, la metafora e il mito per comprendere a fondo cos'è l'inferno e se effettivamente esista, utilizzando il metodo scientifico dell'osservazione oggettiva della realtà insegnatoci dallo gnosticismo contemporaneo.

 

Le religioni ci hanno descritto l'inferno come un luogo terribile, oscuro, spaventoso e pericoloso, un luogo di punizione da evitare ad ogni costo, in cui le anime soffrono torture indicibili inflitte da vari demoni. Vengono così immaginate condizioni estreme, in cui questi dannati, immersi nel fuoco o congelati tra i ghiacci, sono sottoposti a prove dolorosissime.  

Di conseguenza, il credente zelante si impegna con la speranza di non trovarsi, dopo la morte, in quel luogo di perdizione.


Auto-osservandoci, ci rendiamo conto che l'inferno non è solo un concetto astratto, ma una realtà presente sia dentro di noi che attorno a noi.

È una condizione di sofferenza interiore scaturita da una molteplicità di emozioni, pensieri, volontà, concetti, schemi e abitudini comportamentali errati, causando danni significativi a noi stessi e alla comunità.

 

Questi aspetti psicologici inferiori, oscuri e inconsci che ci limitano e ci fanno soffrire, trovano origine nell'ego, una falsa coscienza di noi stessi. Quest'illusione ci fa percepire come atomi separati dal tutto, vivendo in una costante paura di non riuscire a sopravvivere. Ci spinge in una lotta continua per la sopravvivenza, mettendoci in competizione tra di noi e mantenendoci costantemente sulla difensiva.

 

Questa percezione distorta di sé e del mondo è stata simbolicamente rappresentata nelle tradizioni spirituali con l’immagine dell'inferno. I vari demoni che infliggono sofferenze sovrumane alle anime sono, in realtà, i nostri ego, a cui spesso non vogliamo rinunciare e che difendiamo con fermezza, senza metterli in discussione e aggrappandoci ad essi con tenacia.


Quindi, potremmo affermare che siamo già nell'inferno a causa delle nostre percezioni distorte e degli ego che ci limitano, mantenendoci nell'ignoranza. Il vero dilemma non è tanto evitarlo, ma piuttosto come uscirne e liberarsi da quei modelli mentali, abitudini e percezioni che ci tengono imprigionati in uno stato di sofferenza.

La ricerca della crescita personale, consapevolezza e trasformazione diventa quindi fondamentale per liberarci da questa condizione. Un insegnamento che risuona già nei detti di Platone, pronunciati circa duemilacinquecento anni fa con il suo mito della caverna.

 

Cosa succede dopo la morte fisica se il mio stato infernale interiore non è stato precedentemente dissolto con un lavoro interiore?

Anche qui, non è necessario speculare o filosofeggiare; basta osservare cosa succede tutte le notti durante i sogni.


Ricordiamo i sogni al momento del risveglio? Come sono i nostri sogni? Siamo coscienti durante i sogni? Facciamo cose senza senso? Abbiamo incubi? Sono confusi, oscuri, oppure luminosi, pieni di significato e di conoscenze nascoste? Incontriamo Maestri che ci istruiscono? Abbiamo esperienze straordinarie che ci riempiono di gioia e danno un senso maggiore alla nostra vita?

 

Cosa c'entrano i sogni con l'aldilà? Molte tradizioni spirituali, come il buddhismo tibetano, insegnano che il processo di addormentamento è simile al processo della morte e che la dimensione dei sogni è analoga a quella delle anime disincarnate.

 

Pertanto, l'incoscienza che sperimentiamo durante lo stato di veglia e durante i nostri sogni a causa dell'io continuerà ad esistere anche dopo la morte. Se risvegliamo la nostra coscienza ora, essa sarà sveglia anche nei sogni e nell'aldilà.


Il paradiso e l’inferno sono stati interiori che dipendono solo ed esclusivamente da quanto è sveglia o meno la nostra coscienza, e non hanno niente a che vedere con i concetti religiosi moralistici che sono solo frutto di una cattiva interpretazione della realtà.

 

Visto l'inferno da questa prospettiva, spetta a ciascuno di noi decidere se continuare a tenere la testa sotto la sabbia o intraprendere un'azione ora per ritrovare la luce.

Per informazioni sui corsi: gnosigenova@gmail.com