Nella scuola del Sufismo troviamo descritti i sette gradi
dell’estasi grazie ai quali il mistico raggiunge il perfetto stato dell’Anima.
Nel cammino
della Pace interiore dobbiamo fare la volontà del Padre, così nei cieli come in
terra.
Il mistico deve
pregare supplicando l’Adorabile di risvegliare i chacra, disco, ruota o
facoltà anelata.
Dopo aver
supplicato, il mistico deve cercare rifugio nel niente. La mente deve rimanere
silenziosa e quieta.
Quando la mente
sta in silenzio, quando la mente sta quieta, allora viene l’Illuminazione,
l’Estasi.
Il sonno
combinato con la meditazione produce l’Estasi.
Dio cerca
il nulla per riempirlo.
Quando la
nostra mente si sommerge nel “nulla”, l’Agnello (L'Essere) entra nell’Anima per cenare con
lei. Quel niente è il mezzo con cui il Benamato opera dentro la tua Anima,
risvegliando i centri e facendo meraviglie.
Per quel niente viene il Divino
Sposo per sposarsi con la sua Anima nel talamo nunziale del Paradiso.
Per questo
cammino torniamo all’innocenza del Paradiso. L’Anima sommersa in quel niente,
passerà con successo i martìri spirituali ed i tormenti interiori. Dio cerca il
nulla per riempirlo.
La
meditazione interna produce dei cambiamenti nei nostri corpi interni. Allora
avviene il risveglio della coscienza. Tutti gli esseri umani vivono nei mondi
soprasensibili con la coscienza addormentata. La meditazione provoca il solenne
risveglio della coscienza.
Quel
risveglio è come un lampo nella notte. Il risveglio della coscienza avviene
durante il sonno normale del nostro corpo fisico. Quando il corpo dorme noi ci
muoviamo nei nostri veicoli interni.
Quando il
corpo dorme, l’Anima viaggia nei mondi superiori. Con il risveglio della
coscienza smettiamo di sognare. Allora viviamo nei mondi interni in uno stato
di veglia intensificata. Quello è ciò che si chiama “coscienza continua”.
Colui che
ha risvegliato la coscienza vive sveglio nei mondi superiori.
Nei mondi
soprasensibili sentiamo la beatitudine mistica della Luce ineffabile. Lì il
passato ed il futuro si uniscono fraternamente dentro all’eterno ora. Non c’è
maggior piacere che quello di sentirsi l’Anima libera. Allora assaporiamo il
nettare divino dell’Eterno e pieni di allegria, entriamo dalle porte dei templi
tra le ineffabili melodie dei grandi misteri.
Samael Aun Weor, Messaggio d'Acquario
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